Libri:

Maiser
(l'uomo del mais)
Milano, Marcos y Marcos, Collana Le Ali, 2017
ISBN: 9788871687933
“E dicendo di quell’uno / di quanti altri avrai parlato?”: si chiude così il romanzo in versi di Fabiano Alborghetti, che mette in scena la storia di un “uomo normale” (così l’incipit), di una “vasta famiglia”, di una lunga porzione di secolo. Dall’uno agli altri, cioè dalla vicenda individuale alla storia collettiva, e un tempo si sarebbe potuto aggiungere dalla coscienza individuale a quella di classe, questo libro coraggioso prova a mettere al lavoro la poesia sul piano inclinato della narrazione sociale. Romanzo/poema in controtendenza, Maiser conduce allo spasimo la cifra di una scrittura già testimoniata dal precedente percorso del suo autore: da L’opposta riva (2006), con i suoi clandestini senza nome braccati dal destino, agli orrori quotidiani di Registro dei fragili (2009), Alborghetti ha sempre affondato i suoi strumenti poetici nella realtà più bruciante. Ora, un’identica ustione si prolunga nei decenni della storia italiana novecentesca, negli “sguardi lupeschi” e disperati degli emigranti del Sud. Come sempre, “dinanzi alla vita, anche quella più storta”. (Fabio Pusterla)
(l'uomo del mais)
Milano, Marcos y Marcos, Collana Le Ali, 2017
ISBN: 9788871687933
“E dicendo di quell’uno / di quanti altri avrai parlato?”: si chiude così il romanzo in versi di Fabiano Alborghetti, che mette in scena la storia di un “uomo normale” (così l’incipit), di una “vasta famiglia”, di una lunga porzione di secolo. Dall’uno agli altri, cioè dalla vicenda individuale alla storia collettiva, e un tempo si sarebbe potuto aggiungere dalla coscienza individuale a quella di classe, questo libro coraggioso prova a mettere al lavoro la poesia sul piano inclinato della narrazione sociale. Romanzo/poema in controtendenza, Maiser conduce allo spasimo la cifra di una scrittura già testimoniata dal precedente percorso del suo autore: da L’opposta riva (2006), con i suoi clandestini senza nome braccati dal destino, agli orrori quotidiani di Registro dei fragili (2009), Alborghetti ha sempre affondato i suoi strumenti poetici nella realtà più bruciante. Ora, un’identica ustione si prolunga nei decenni della storia italiana novecentesca, negli “sguardi lupeschi” e disperati degli emigranti del Sud. Come sempre, “dinanzi alla vita, anche quella più storta”. (Fabio Pusterla)

L'opposta riva (dieci anni dopo)
Milano, La Vita Felice, collana Colloqui di Poesia, 2013
ISBN: 978-88-7799-6014
Una raccolta di poesie composta come una Spoon River dei vivi: ogni poesia è una voce, ogni voce una storia. Per scrivere L’opposta riva, ho vissuto per tre anni con gli immigrati clandestini, gli illegali, i sans-papiers. Ho vissuto con loro tra il 2001 e il 2003, quotidianamente. In quei tre anni abbiamo condiviso i pasti, i letti in dormitori, i materassi gettati per terra in baracche o fabbriche dismesse. Insieme abbiamo fatto le code per essere scelti da un caporale per un impiego giornaliero in nero e insieme siamo stati spesso scartati. Insieme abbiamo accompagnato in Questura conoscenti per il rinnovo dei documenti e con loro abbiamo fatto la fila per notti intere e giorni senza fine. Insieme abbiamo fatto la spesa nei discount, viaggiato per la città, guardato partite di calcio alla televisione, festeggiato compleanni. Insieme abbiamo celebrato ricorrenze religiose o digiunato per onorarle (...) .
Milano, La Vita Felice, collana Colloqui di Poesia, 2013
ISBN: 978-88-7799-6014
Una raccolta di poesie composta come una Spoon River dei vivi: ogni poesia è una voce, ogni voce una storia. Per scrivere L’opposta riva, ho vissuto per tre anni con gli immigrati clandestini, gli illegali, i sans-papiers. Ho vissuto con loro tra il 2001 e il 2003, quotidianamente. In quei tre anni abbiamo condiviso i pasti, i letti in dormitori, i materassi gettati per terra in baracche o fabbriche dismesse. Insieme abbiamo fatto le code per essere scelti da un caporale per un impiego giornaliero in nero e insieme siamo stati spesso scartati. Insieme abbiamo accompagnato in Questura conoscenti per il rinnovo dei documenti e con loro abbiamo fatto la fila per notti intere e giorni senza fine. Insieme abbiamo fatto la spesa nei discount, viaggiato per la città, guardato partite di calcio alla televisione, festeggiato compleanni. Insieme abbiamo celebrato ricorrenze religiose o digiunato per onorarle (...) .

Supernova
Forlì, Edizioni L'Arcolaio, collana I Nuovi Gioielli, 2011
ISBN 978-88-95928-48-7
L’implosione di una supernova è caratterizzata da un'emissione luminosa tale che può uguagliare per un periodo di tempo limitato la luminosità della galassia che la ospita. Una analogia è con gli attacchi di panico.
Forlì, Edizioni L'Arcolaio, collana I Nuovi Gioielli, 2011
ISBN 978-88-95928-48-7
L’implosione di una supernova è caratterizzata da un'emissione luminosa tale che può uguagliare per un periodo di tempo limitato la luminosità della galassia che la ospita. Una analogia è con gli attacchi di panico.

Registro dei fragili – 43 canti
Bellinzona, Casagrande, collana Versanti, 2009
ISBN: 978-88-7713-559-9
Una madre uccide il figlio. Il fatto di cronaca diventa lo spunto per una ricerca sul campo minato della normalità: con 43 canti che procedono a ritmo incalzante, a tratti perfino ipnotico, Alborghetti segue le persone comuni nei vari non luoghi di una provincia qualsiasi, i supermarket, le palestre, i giardinetti, per spiarne le scelte, i dialoghi, i sogni e le catastrofi.
Fabiano Alborghetti è andato a cercare in posti pericolosi e terribili, rischiando ancora una volta di smarrirsi. Invece ha saputo riemergere, e riportare a galla questo Registro dei fragili; sembrerà strano a dirsi, ma si tratta di un gesto di speranza, nonostante tutto, di un gesto d’amore.
dalla prefazione di Fabio Pusterla

L’opposta riva
Faloppio, LietoColle, 2006
ISBN: 978-88-7848-209-8.
L’opposta Riva è una raccolta composta come una Spoon River dei vivi. Le voci sono quelle dei Clandestini di stanza in Italia che ho contattato e con cui ho vissuto per diverso tempo a cavallo tra il 2001 e il 2004. Li ho incontrati nei pressi dei C.P.T. (campi di permanenza temporanea), in Questura, nei “ghetti” etnici dove vivono ricreando comunità indipendenti per luogo e per spazio, nelle strade (…)
La materia cui Alborghetti ha messo mano con questa sua opera di poesia, di particolare intensità e singolarità come si vorrà notare, non è di quelle che possa fingere di ignorare. Riguarda infatti gli esclusi, gli emarginati, i fuggitivi, i “sans papier”, tutti quegli uomini insomma che riassuntivamente vengono chiamati in una parola “clandestini”.
dalla prefazione di Giampiero Neri
Faloppio, LietoColle, 2006
ISBN: 978-88-7848-209-8.
L’opposta Riva è una raccolta composta come una Spoon River dei vivi. Le voci sono quelle dei Clandestini di stanza in Italia che ho contattato e con cui ho vissuto per diverso tempo a cavallo tra il 2001 e il 2004. Li ho incontrati nei pressi dei C.P.T. (campi di permanenza temporanea), in Questura, nei “ghetti” etnici dove vivono ricreando comunità indipendenti per luogo e per spazio, nelle strade (…)
La materia cui Alborghetti ha messo mano con questa sua opera di poesia, di particolare intensità e singolarità come si vorrà notare, non è di quelle che possa fingere di ignorare. Riguarda infatti gli esclusi, gli emarginati, i fuggitivi, i “sans papier”, tutti quegli uomini insomma che riassuntivamente vengono chiamati in una parola “clandestini”.
dalla prefazione di Giampiero Neri

Verso Buda
Faloppio, LietoColle, 2004
ISBN: 978-88-7848-040-7
Buda è una casa che da il nome da un luogo. E’ posta sulla sommità di una collina e intorno non c’è niente altro che colline e alture coperte di vigne.
Sopra sta il cielo, sotto gli uomini che lavorano quella terra come hanno imparato dai padri che a loro volta l’hanno imparato dai padri e cosi via, indietro e indietro.Non è una fiaba, è solo un posto tra tanti, un posto che sa di tempo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Buda è anche stata teatro di crudi episodi di resistenza ad opera dei partigiani ma adesso è soltanto una casa tornata a fare il suo mestiere di casa.
Faloppio, LietoColle, 2004
ISBN: 978-88-7848-040-7
Buda è una casa che da il nome da un luogo. E’ posta sulla sommità di una collina e intorno non c’è niente altro che colline e alture coperte di vigne.
Sopra sta il cielo, sotto gli uomini che lavorano quella terra come hanno imparato dai padri che a loro volta l’hanno imparato dai padri e cosi via, indietro e indietro.Non è una fiaba, è solo un posto tra tanti, un posto che sa di tempo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Buda è anche stata teatro di crudi episodi di resistenza ad opera dei partigiani ma adesso è soltanto una casa tornata a fare il suo mestiere di casa.