FABIANO ALBORGHETTI
  • Home
  • AGENDA
  • Bio
    • Biography (English)
    • Biograhie (Français)
  • Libri / Books
    • Libri / Books
    • Traduzioni / Translations
    • Edizioni d'arte, plaquettes, chapbooks
    • Antologie / Anthologies
  • Curatele / Book Editor
  • Progetti speciali
    • Teatro
  • Contatti / Contacts
Foto

















​L’opposta riva

Faloppio, LietoColle, 2006
ISBN: 978-88-7848-209-8.

L’opposta Riva è una raccolta composta come una Spoon River dei vivi. Le voci sono quelle dei Clandestini di stanza in Italia che ho contattato e con cui ho vissuto per diverso tempo a cavallo tra il 2001 e il 2004. Li ho incontrati nei pressi dei  C.P.T. (campi di permanenza temporanea), in Questura, nei “ghetti” etnici dove vivono ricreando comunità indipendenti per luogo e per spazio, nelle strade (…)

La materia cui Alborghetti ha messo mano con questa sua opera di poesia, di particolare intensità e singolarità come si vorrà notare, non è di quelle che possa fingere di ignorare. Riguarda infatti gli esclusi, gli emarginati, i fuggitivi, i “sans papier”, tutti quegli uomini insomma che riassuntivamente vengono chiamati in una parola “clandestini”.
(dalla prefazione di Giampiero Neri)

RASSEGNA STAMPA (ESTRATTI)​
​
Una Spoon River dei vivi!
Gian Paolo Serino, La Repubblica

Un diario epico, in cui le singole voci sono giustificate e ampliate dalla coralità multilingue del contesto migratorio, e le geografie personali sfumano i propri confini per definire un'unica mappa comune, quella dell'umanità in marcia.
Mia Lecomte, Le Monde Diplomatique 

affrontare il "sociale" con l'arma della poesia è un gesto ambizioso ma il risultato è intenso. Grazie, le sue parole sono straordinarie, drammatiche, sincere.
Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini
 
Colpisce per il coraggio e per la capacità di fare voce a chi voce non ha (...) I versi assumono un andamento lirico meditativo che rifugge qualsiasi forma di facile ipocrita commiserazione. Attraverso il potere trasfigurante della poesia, le voci dei clandestini diventano un’asciutta e tragica sinfonia che si interroga continuamente sulla precarietà e sulla fragilità della condizione umana
Orazio Dotta, La Regione

In bilico tra la dizione dell’altro e la propria, Alborghetti crea singolari effetti prospettici che riguardano i luoghi e il tempo della narrazione. Effetti di straniamento che coinvolgono il lettore, tenendolo in uno stato d’apprensione e invitandolo a riflettere su quell’universo clandestino cui la società dello spettacolo nega sguardo e attenzione O che il moralismo di parte censura.
Gilberto Isella, Giornale del Popolo

Cladestini. La loro condizione, il loro frequente inferno hanno portato Alborghetti a considerare l’incontro assiduo con i dannati in “flashes” che (non è iperbolico dirlo) fanno ritenere che modello alto per questa poesia sia l’Inferno di Dante.
Giovanni Orelli, Azione

L’opposta riva è un prezioso testamento degli scampati, un’eredità lasciata ai contemporanei, prima ancora che ai posteri, un racconto che si riscrive ogni giorno, e che ogni giorno aggiunge una nuova storia da raccontare, e su cui meditare, la vicenda epica e intima di un altro da sé da ri-conoscere e infine com-prendere.
Cristina Babino, Stilos
torna alla sezione libri
ESAURITO
Proudly powered by Weebly
  • Home
  • AGENDA
  • Bio
    • Biography (English)
    • Biograhie (Français)
  • Libri / Books
    • Libri / Books
    • Traduzioni / Translations
    • Edizioni d'arte, plaquettes, chapbooks
    • Antologie / Anthologies
  • Curatele / Book Editor
  • Progetti speciali
    • Teatro
  • Contatti / Contacts