FABIANO ALBORGHETTI
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Special projects

Progetti speciali

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Cultura e Salute / PAROLE CHE CURANO
un progetto della città di Lugano e Fondazione IBSA

Il 10 marzo 2020 la Città di Lugano e la Fondazione IBSA hanno presentato il progetto Cultura e Salute per dare valore a quell’arte che migliora il benessere fisico e mentale di persone e comunità. A
Parole che curano è una speciale mostra all’aperto che, in sintonia con il momento che stiamo attraversando, troverà spazio attraverso le vie di Lugano.


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Ménage - cultura e politica a tavola

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Progetto nato come terapia della riconciliazione con la malattia attraverso la somministrazione di una delle medicine naturali più curative che l’uomo abbia mai inventato: la Poesia.
 
Il progetto pilota è stato messo in atto nel giugno 2009 presso l’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco grazie alla collaborazione tra Mille Gru e Robindart Factory di Oggiono (LC). Attraverso il personale dell’AVO sono state somministrate ai degenti nei reparti di ortopedia e di riabilitazione cardiologica, sette poesie, una al giorno, inerenti il tema della cura e della conciliazione.
 
“Leggere con cura” nel 2010 verrà sviluppato, oltre che nell’ospedale di Lecco, anche presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e all'Ospedale Regionale di Lugano, Civico e Italiano (città che patrocina il progetto).

Il Prof. Dr. Med. Roberto Malacrida, Direttore sanitario e Primario Medicina intensiva dell’Ospedale Regionale di Lugano, prenderà parte alla serata organizzata al Teatro Filodrammatici del 19 aprile.
In questa occasione saranno presentate al pubblico le “cartoline” con i versi dei poeti (sette per ogni città) che hanno voluto contribuire con la loro voce a portare un messaggio di cura e riconciliazione all’interno degli ospedali. Sette cartoline, ognuna delle quali riporta una poesia “terapeutica”, verranno distribuite negli ospedali per sette giorni.


Coordinano il progetto i poeti: Patrizia Gioia per Milano, Ivan Sirtori per Lecco e Fabiano Alborghetti per Lugano, città in cui il progetto prevede anche il concorso “Scrivere con cura” (premio: libri di Edizioni Casagrande).

Il progetto, sviluppato da Mille Gru e Robindart Factory, oltre all’interesse degli enti ospedalieri coinvolti, ha incontrato il favore e il sostegno, per il suo carattere umanitario, della Fondazione Arbor.


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«Curare e prendersi cura delle persone malate non è mai un’attività che si esaurisce nell’espletamento di mansioni tecniche o nella somministrazione di terapie e pure l’esperienza che ciascun paziente fa della propria malattia non si limita unicamente alle conseguenze fisiche e agli esiti clinici della patologia.
 
La letteratura e la poesia offrono la possibilità di ampliare l’orizzonte dell’immaginazione ed educano la sensibilità. Il presupposto è che, da un lato, attraverso l’apertura di uno spazio condiviso dal linguaggio artistico e dal discorso medico si possa giungere a comprendere meglio cos’è la malattia e cosa significa essere ammalati e, dall’altro, che la letteratura, il teatro, la poesia, consentono di far emergere le emozioni, di dar loro un nome e di ampliarne l’orizzonte di significato.
 
Mentre la vita, come scrive Imre Kertesz, è piuttosto cieca, la scrittura
è piuttosto vedente ed è per questo che la letteratura rende visibile ciò che
la vita non vede delle sofferenze legate alla malattia, all’abbandono, alla morte e, nel suo aspetto intimo, offre forma e contenimento all’esperienza del dolore.
 
Le Medical Humanities rappresentano un’occasione per sospendere i ritmi di una quotidianità artificiale imposta dalla permanenza in ospedale, per consentire al paziente e ai curanti di dare significato all’esperienza di cura, all’incontro con l’altro che è ogni volta incontro con una storia unica che
deve avere il tempo e gli spazi per emergere e farsi»
 
                                                                                                                             Prof. Dr. Med. Roberto Malacrida,
                                                                                                                             Primario Medicina intensiva all’Ospedale Regionale di Lugano
                                                                                                                             (dalla rivista Medical Humanities nr. 16)

 
 
 
LEGGERE, CON CURA è un progetto nato come terapia della riconciliazione con la malattia attraverso la somministrazione di una delle medicine naturali più curative che l’uomo abbia mai inventato: la Poesia.
 
Dal 24 al 30 ottobre 2011, all' Ospedale Regionale di Lugano Civico e Italiano e presso la Clinica Riabilitativa di Novaggio, ai degenti verrano distribuite 7000 cartoline.

Leggere con cura desidera offrire una carezza poetica


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